
Impatto ambientale
Riduzione dei costi di smaltimento e recupero materie prime.


La riduzione degli impatti ambientali e dei costi legati allo smaltimento dei fanghi in uscita dal processo di depurazione civile, è un processo che presenta notevoli difficoltà tecniche e gestionali principalmente a causa delle caratteristiche degli stessi fanghi (percentuale di umidità, composizione chimica, etc.).
Il processo di smaltimento dei fanghi da depurazione civile ad oggi prevalente prevede l’ispessimento - tramite centrifugazione - dell’effluente dal quale esce un fango palabile (rifiuto speciale non pericoloso) con concentrazione media di solido secco del 20-25% (umidità del 75-80%) che viene poi trasportato (in camion) verso gli impianti di smaltimento.
Il processo di smaltimento dei fanghi da depurazione civile sviluppato dalla società Cormoran4 s.r.l. (start up innovativa) si basa su un sistema di innovazioni che permettono di conseguire - rispetto al processo di lavorazione prevalente - un significativo aumento della percentuale del solido secco (>90%) sul totale del rifiuto in uscita dalle centrifughe. Questo risultato non solo permettere una notevole diminuzione dei costi di smaltimento (-75% in peso) ma permetterebbe anche il recupero di materie prime quali fosforo sotto forma di acido ortofosforico oppure ceneri ricche di fosforo per la concimazione, rendendo il processo un ciclo “End of Waste” a tutti gli effetti.
Processo innovativo
Fanghi trasformati in rifiuto R3 e recupero del fosforo
L'impianto permette una “resa” in termini chimici tale da classificare i fanghi essiccati come rifiuto “R3” per il successivo recupero del fosforo. La prima innovazione fondamentale riguarda la possibilità per l’essiccatore di lavorare efficientemente a bassa temperatura (ad es. <110C), permettendo così l’utilizzo di cascami di calore oppure di energia termica solare.
Una ulteriore innovazione importante riguarda il sistema di traslazione interna del materiale, con incremento dei tempi di permanenza in funzione delle dimensioni dell’impianto al fine di ottenere la sanificazione del materiale prodotto.
L’impianto è progettato per rispondere ai criteri di trattamento primario del fango per il successivo utilizzo per l’estrazione di fosforo.
Questo processo innovativo si articola su tre fasi:
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Progettazione e realizzazione di impianto per l’essiccazione, sanificazione e stabilizzazione del fango con riduzione del volume (>6x) e del peso (>4x);
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trasporto del materiale prodotto dall’impianto di essiccazione/sanificazione all’impianto “End of Waste”;
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Realizzazione di impianto “End of Waste” per la raccolta dei fanghi secchi (separato dal depuratore) nel quale sono previste le seguenti attività:
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Trattamento primario estrazione ceneri tramite distillazione/mono combustione
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Lisciviazione ceneri
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Trattamento finale con produzione di acido fosforico/struvite;
Siete pronti ad alimentare il futuro con soluzioni sostenibili?
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